Terra Bruciata (di Chiara Geloni)
Chiara GeloniGiornalistaLa nostra prima volta. Lei lavorava ad Europa e la consideravo una democristiana evoluta. Fui molto stupito che si schierasse con Bersani contro Franceschini. E’ finita più a sinistra di me… ma mi è sempre stata simpatica.Terra BruciataNell’interno della Calabria in un rovente agosto del 2010.La foto. Gli scenari ionici sono carichi di colore, di caldo e di contrasti.
Finché un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace
(Khorakhanè – A forza di essere vento
Fabrizio De André, 1996)
Alla guerra e al dolore degli uomini. Al dolore evitabile, quello provocato dall’odio e dall’ingiustizia. Quello che irrompe nella bellezza della vita dei bambini e degli innocenti, senza ragione e senza logica, sotto un cielo magnifico e mentre poco lontano tutto prosegue placidamente come prima.
Al fatto che poi sempre si rinasce, al verde che rispunta, perché la vita è più forte della morte, la capacità di sopravvivere degli uomini è sorprendente, come quella di distruggere e anzi di più.
Alla Calabria, terra di magnificenza e di secolare oppressione. Alla Palestina, terra di miracoli e di conflitto inestirpabile. Ai camminanti di De André, cioè all’umanità in ricerca, in viaggio, lungo la strada: e quindi agli uomini di ogni tempo.
All’idea che se ci mettiamo in marcia arriveremo dietro quella collina prima che sia buio, compagni. Fratelli.
Commenti recenti