Dervisci danzanti (di Gaia Bermani Amaral)
Gaia Bermani Amaral
Attrice
La nostra prima volta. Quando l’ho vista ho pagato con maggiore serenità la bolletta della TIM… Poi siamo diventati amici su Twitter.Dervisci danzanti
Istanbul, 2012
La foto. Voglio vederti danzare come Dervisches Tourners che girano sulle spine dorsali… avrò fatto mille scatti nella Istanbul che mi piace, in una domenica in gennaio.
Ed ecco il circo, l’ipnosi, il caleidoscopio, il nano, il muetzin, le spezie, il kajal, lo scorpione, l’odore dei tappeti antichi, il tè alla menta, la fiamma della candela, il canto e il silenzio, la maestria dei saggi, e il maschilismo.
Le donne stanno a guardare nascoste al di là del legno intarsiato sullo sfondo. Restano con i loro capi avvolti nella seta, l’henné sulle mani, il terzo occhi dipinto sulla fronte, spettatrici di un destino millenario.
Gli specchi non riflettono, sono pece liquida. La musica è immobile come quelle figure che oscillano all’infinito ferme su se stesse.
Il rigore nel folclore è più forte. Più forte della musica che non riesco a sentire. Forse perché anch’io sono donna e il buio oltre la grata si prende tutto.
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