La dolce vita (di Emiliano Montanari)
Dic 10, 14
Emiliano Montanari
Filmosofo
La nostra prima volta. Penso fosse il 1977 e casa sua e delle sue sorelle mi sembrava il posto più originale e stimolante del mondo. Poi siamo diventati fratelli.La dolce vita
Roma, 2014
La foto. Un giorno in giro per il Parco degli Acquedotti per ritrovare il campo di calcio e la posizione esatta dove Fellini aveva appoggiato la cinepresa per la prima scena del suo capolavoro… Abbiamo ritrovato tutto. E’ tutto come allora (La prima foto è un frame della scena iniziale del capolavoro felliniano).
Ciò che manca in questa foto.
scattata 50 anni dopo esattamente dal punto di ripresa di apertura de La Dolce Vita – questa foto mi impressiona. non tanto per l’inquietante effettuarsi e sovraesporsi del tempo assente – non è per la l’incerta verifica di come 50 anni dopo il set sia praticamente identico – non scalfito dallo stratificarsi del tempo no. non è questo. Quello che mi turba di questo scatto è fatto della stessa materia dell’inquietante sogno di Fellini di pochi mesi dopo il completamento del film. In sogno Fellini rivede la stessa scena con lo stesso elicottero che sorvola lo stesso campo di calcio vicino all’acquedotto Claudio. La stessa immagine nella quale manca però – qualcosa di fondamentale – la statua del Cristo trasportata dall’elicottero.
Ecco ciò che mi turba di questo scatto – il rivelarsi della parte mancante di ogni immagine. il radicale scomparire del Sacro (di ciò che è separato), nel necessario – sacrilego contatto che produce ogni immagine. ogni fotografia.
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