Dal pallone (di Antonio Pascale)
Feb 16, 15
Antonio Pascale
Scrittore e Agronomo
La nostra prima volta. Antonio è una persona di una simpatia dilagante: colto e fantasioso, è sempre un piacere chiacchierare con lui. Ci siamo visti a Natale, alla cena degli autori di SPA. Nel 2006, forse. Siamo quasi vicini di casa.
Dal pallone
Al Parc André-Citroën a Parigi, nel luglio del 2012.
La foto. Salire in alto mi ha sempre dato un po’ fastidio: le mongolfiere poi mi danno ancora più difficoltà di stomaco…
Un giorno, al tramonto, al complexo do Alemano, una della più grandi favelas di Rio, ho visto un ragazzino giocare a pallone, su un brutto campo di terra battuta. Solo, assolutamente solo: nessuno in campo, nessuno intorno. Ha continuato a giocare, a dribblare, a correre lungo la fascia, a tirare punizioni e rigori, a incitare i suoi compagni immaginari e il pubblico sugli spalti, anche dopo, quando il sole è tramontato, e non c’era alcuna differenza tra la terra scura e il colore del cielo. Ma contro chi gioca? ho chiesto a un medico che mi accompagnava. Mi ha risposto: contro le statistiche. Le statistiche che l’hanno già condannato a diventare un narcotrafficante e magari morire ucciso proprio su un campo come questo. Come dire, ha aggiunto, il medico: butta il sangue adesso con la speranza di non buttarlo domani.
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