Vita da cane (di Elisabetta Margonari)
Nov 12, 15
Elisabetta Margonari
Giornalista
La nostra prima volta. Credo a Reggio Emilia, ad una festa de l’Unità. Ama gli animali, forse le sono stato simpatico per via del mio cognome.
Vita da cane
New York. 1988.
La foto. In strada a New York sembrano tutti sempre in posa… e non escluderei che lo fossero e quella città sia davvero un luogo di fantasia.
No, non sto guardando te, sto guardando alle tue spalle: c’è un carretto di hot dog, non senti il profumo?
Io lo sapevo 300 metri fa che era parcheggiato qui, poi il semaforo rosso, una conferma. Perché Manhattan la conosco dagli odori e se un ambulante cambia angolo rischio di perdere l’orientamento, all’incrocio con Brodway c’è un Subway, ottimi panini, dicono.
Vivo sul camion con Joe, trasporta bibite, abitiamo in New Jersey, da 10 anni però la maggior parte del tempo la passo sul sedile passeggero. Anche il tunnel sotto il fiume Hudson ha un odore, anzi una puzza: ossido di carbonio, due volte al giorno. L’hai comprato a China Town quel brutto ombrello da turista? Io la amo, un’abbuffata olfattiva. Però lì non siamo molto graditi, se sali su, Upper West è un’altra storia, fuori dai negozi ci sono ciotole con l’acqua, una volta c’ho bevuto, è che andiamo sempre di fretta, avessimo tempo magari una volta mi farà fare una corsa a Central Park.
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