Sonno al mercato (di Franca Chiaromonte)
Gen 15, 16
Franca Chiaromonte
Scrittrice, ex Parlamentare
La nostra prima volta. Alla fine degli anni ’70… “Guarda, lei è la figlia di Gerardo Chiaromonte…” Essere figli di un grande dirigente del PCI, allora, ti faceva essere guardato con un grande rispetto… un rispetto e un’ammirazione nei suoi confronti che col tempo ho consolidato e accresciuto.
Sonno al mercato
Guilin, agosto 1991
La foto. Aveva piovuto forte e le strade si erano lavate. Era pomeriggio e l’umidità, se può arrivare al 1000%, lì c’era. La Cina profonda l’ho sempre accostata a quella donna accasciata dalla fatica…
Stanca, sconosciuta, bellissima, elegante, abito chic: una camicia bianca con il pantalone (magari una gonna) di colore nero, i capelli neri. E’ mattina, lei si alza alle 3 di notte, ha molti pesi addosso, quanto all’età mah! indefinita giacché i cinesi non hanno età e noi italiani non lo capiamo. Il mercato poi è luogo che appartiene a tanti: i cinesi si pensano, si immaginano in tanti. Sono piccole, belle persone. Indifferenti a quella rivoluzione che ha avuto un prima e un dopo. Ma non ha importanza dal momento che la ragazza adesso fa il mestiere del cameriere.
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