Parole per Imola: Eccellenze

Lug 03, 17 Parole per Imola: Eccellenze

Elena Bacchilega. Ho 49 anni, sono laureata in Scienze biologiche e lavoro come editor scientifico presso la Casa editrice Zanichelli di Bologna. Mi occupo di testi scolastici e di contenuti multimediali per la scuola secondaria di primo e secondo grado, di divulgazione scientifica e di formazione per studenti e docenti.

 

 

ECCELLENZE

Secondo lo Zingarelli eccellenza significa «massimo grado di bontà e perfezione». Quindi essere molto bravi, anzi i migliori, nel proprio campo. Fisica nucleare, enologia, tennis, lavoro a maglia: non importa quello che fai, ma devi farlo bene.

È il contrario della mediocrità, dove tutti credono di saper fare tutto. Essere molto bravi a fare una cosa – anche una cosa sola – è la vera sfida del nostro tempo.

Per prima cosa devi scoprire la tua vocazione. Si inizia da piccoli curiosando, giocando e sperimentando, e si continua per molti anni a scuola e fuori. Non è un caso se gli esseri umani sono una delle specie animali con l’infanzia più lunga: il nostro cervello ha bisogno di tempo per svilupparsi e accumulare esperienza.

Poi bisogna faticare. Thomas Edison diceva Genius is one percent inspiration, ninety-nine percent perspiration. Senza sudore non c’è ispirazione che tenga, ma la fatica pesa di meno se insegui il tuo sogno. A proposito: le scorciatoie non esistono.

Infine è importante divertirsi: sentirsi sempre come quando da bambino giocavi coi Lego, o pasticciavi col Pongo, o ti arrampicavi sugli alberi (e se cascavi giù, pazienza: succede). Mettersi alla prova, provare e riprovare. Perché ti piace.

Se ben curate, le eccellenze possono fiorire dappertutto. Io passo molto tempo ad aiutare gli altri a capire che cosa sanno fare meglio. Sai scrivere? Tradurre? Sei bravo a inventare esercizi, o forse a catalogare immagini? Che cosa ti piacerebbe fare per me? Proviamo a scoprirlo insieme.

Coltivo eccellenze: che cosa potrei desiderare di più?