Ragazzi con kalashnikov (di Mimmo Calopresti)

Ago 24, 17 Ragazzi con kalashnikov (di Mimmo Calopresti)

Mimmo Calopresti

Regista

La nostra prima volta. Nel 2005 a Nessuno TV. Gli chiesi di fare un intervista a Bernardo Bertolucci dedicata alla partita di calcio giocata tra la troupe di Novecento e quella di Salò o le 120 giornate di Sodoma, che lui e Pier Paolo Pasolini giravano nella stessa zona della Pianura Padana, negli stessi giorni. Accettò con entusiasmo.

Ragazzi con kalashnikov
Per le strade di Sana’a, nell’agosto 1997
La foto. Scelsi il bianco e nero per quel viaggio nello Yemen. Il rosso e il bianco sarebbero stati più aderenti alla realtà.

Yemen, 1997

E’ difficile vedere qualcuno che guarda verso l’obbiettivo con tanta innocenza. I due ragazzi esibiscono un sorriso pieno a loro stessi e alla vita, alla loro vita. Nessun  bisogno di seduzione solo sguardo, sincero e diretto. Due occhi sorridenti che cancellano i kalashnikov le kefiah e la guerra che stanno combattendo. Una gioventù che è più forte di tutto, della morte che incombe sulle loro vite, più forte  di noi è delle nostre certezze e giudizi, del nostro sapere. Non capiamo nulla e per questo che facciamo finta di sapere tutto. La vita di quei due ragazzi rimarrà un mistero per noi, i loro occhi sorridenti saranno l’impronta lasciata sul mondo. Vorrei che i loro fucili non uccidessero mai nessuno.