Stanlio & Ollio: “Era tanto bello e ho pianto tanto”

Mag 04, 19 Stanlio & Ollio: “Era tanto bello e ho pianto tanto”

Stanlio & Ollio mi hanno fatto amare il cinema, per le serate in colonia, da bambino, d’estate a Miramare di Rimini con le proiezioni su lenzuoli svolazzanti; per le serate di festa a Natale con le loro comiche in bianco e nero viste in televisione; con gli sketch che mi facevano piangere dal ridere. Li ho idolatrati, con trent’anni di ritardo e devo a loro il gusto del cercare di far ridere, quello del paradosso, quello delle cose scontante da ripetere che poi diventano comiche.

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Arrivederci, amico. Non le dico addio. Gliel’ho detto quando aveva un senso. Gliel’ho detto quando ero triste, solo e alla fine. [Triste, solitario y final – Osvaldo Soriano]

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Era il 1953 quando Stanlio e Ollio si misero in viaggio per il «British Tours» che li riportava a lavorare insieme, in un periodo di calo di notorietà a Hollywood, causa dello stato di salute di Babe e dell’emergere di divi moderni (ad esempio Gianni e Pinotto). Il contesto è dunque quello di due attori amatissimi dagli anziani, ma ormai poco conosciti dai giovani. I teatri semivuoti e  la necessità di riportare alla memoria le loro gag che avevamo entusiasmato milioni di spettatori in tutto il mondo.

Raccontare le storie di grandi personaggi è sempre molto difficile e io sono sempre diffidente. L’originale non si imita. Ma questa volta John S. Baird (regista) e Jeff Pope (sceneggiatore) hanno fatto su Laurel & Hardy in questo Stan & Ollie (giustamente tradotto in italiano con Stanlio & Ollio) un lavoro delicato, amorevole e riuscito, molto liberamente ispirato al volume dello storico A.J. Marriot, Laurel and Hardy: The British Tours (1993).

Il film svela gli uomini che sono stati i due. Comincia con Laurel e Hardy che “si ritrovano sulla soglia di un modesto albergo di Newcastle, in attesa di incominciare il loro tour teatrale, sono due ex colleghi che non si parlano da sedici anni. Laurel, apprenderemo di lì a poco, non ha perdonato Hardy per essere sceso a compromessi con Roach (il loro produttore dei tempi d’oro), accettando di girare un film senza di lui. Hardy rimprovera Laurel di pensare unicamente al lavoro (critica peraltro non infondata, nella realtà), infischiandosene del prossimo”.

“Tra il 1927 e il 1950 i due hanno girato circa 107 film insieme, ma l’instancabile anima creativa della coppia era Stan Laurel, attore, sceneggiatore e ideatore di tutti i loro sketch. Probabilmente senza la tenacia e l’inesauribile verve di Stanlio, i due non sarebbero mai esistiti”.

Stanlio & Ollio mi hanno fatto amare il cinema, per le serate in colonia, da bambino, d’estate a Miramare di Rimini con le proiezioni su lenzuoli svolazzanti; per le serate di festa a Natale con le loro comiche in bianco e nero viste in televisione; con gli sketch che mi facevano piangere dal ridere. Li ho idolatrati, con trent’anni di ritardo e devo a loro il gusto del cercare di far ridere, quello del paradosso, quello delle cose scontante da ripetere che poi diventano comiche.

Ecco, non ci credevo a questo film, ma mi sono costretto ad andare al cinema per rendere loro omaggio.

Ci sono tante citazioni nel film: una l’ho amata più delle altre: “Avevamo davvero bisogno di questo baule?” dice Ollio a Stanlio quando il pesante bagaglio scivola sulle lunghe scale della stazione. La citazione è di “The Music Box” un cortometraggio del 1933 dove su “un carro trainato da un paziente ronzino devono consegnare una pianola meccanica alla signora von Schwarzenhoffen che vuole regalarla al marito, il professor Theodore von Schwarzenhoffen, come dono a sorpresa per il suo compleanno”.

La scala che devono salire è lunghissima, ripida, stretta. Tanti anni fa, avevo comprato una guida dei set cinematografici di Los Angeles e con Rudi siamo andati a cercare quella scala. Abbiamo impiegato ore, ma ci siamo riusciti e quella scalinata, al 923-935 Vendome Street, nel quartiere di Siver Lake non è niente di speciale (la vedete qui sotto) non me la dimenticherò mai. 

Davide Turrini, su Il Fatto Quotidiano del 18 aprile 2019 ha definito il film: “un grazioso e crepuscolare omaggio”. Sono d’accordo.

Sì: “crepuscolare” è la parola chiave di questo film. I due arrivano in Inghilterra in un cono d’ora, ma il loro talento – e i compromessi con i nuovi media del tempo – permettono loro di riconquistare “garbatamente e tenacemente” quella popolarità che era solo appannata, non certo svanita.

“Laurel è la mente creativa, Hardy quello più incerto, anche nei confronti dei produttori, ma pure il più umano; del primo però, poco a poco, intuiamo (forse mentre lui stesso se ne accorge) i sentimenti profondi di affetto verso il partner. Saggiamente, la messa in scena dei numeri del duo è limitata, ma va detto che i due interpreti Steve Coogan e John C. Reilly sono, anche in questo, all’altezza: non cercano l’imitazione, ma riescono a fare di Stanlio e Ollio una piccola, nuova creazione d’attore quasi autonoma”. [Emiliano Morreale, 1 maggio 2019 su Repubblica].

“(…) Nonostante le premesse, la tournée riscuoterà un enorme successo, e quest’ultimo brillante rendez vou sul palcoscenico sarà il loro poetico saluto alle scene. Quando nel 1957 Oliver Hardy compagno e amico di sempre morirà, Stan rifiuterà ogni altro lavoro, verrà premiato con un Oscar alla carriera nel 1961 che non ritirerà di persona per motivi di salute, saltando anche quest’ultima apparizione. L’esile figura comica dai capelli arruffati e l’espressione inebetita, morirà nel 1965 con circa duecento film all’attivo nella veste di attore, produttore, sceneggiatore e regista più o meno occulto, sessanta anni di carriera e un pezzo di storia della comicità al cinema in tasca”. [Manuela Caserta, 30 aprile 2019 su L’Espresso]

Gli attori: Steve Cogan e John C. Reilly, danno vita ad una prova davvero eccellente e i due finali: quello del ballo durante l’ultimo spettacolo e il dialogo sulla nave che li riporterà in America sono talmente malinconici e struggenti che farebbero commuovere anche i cuori più duri.

PS: (Il titolo dell’articolo è una citazione di Amarcord… per chi non aveva colto)

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Titolo originale: Stan & Ollie Regia: Jon S. Baird Interpreti: John C. Reilly, Steve Coogan, Danny Huston, Shirley Henderson, Nina Arianda Distribuzione: Lucky Red Durata: 97′ Origine: Gran Bretagna/Usa/Canada 2018