Una foto su Il Momento

Feb 08, 16 Una foto su Il Momento
L’altro giorno sono passato da Imola per 3 ore e sono andato in uno dei posti più belli della città: la Biblioteca Comunale.
Non saprei come ma ritengo che, nonostante la straordinario lavoro che è stato fatto in questi 25 anni, si possa ancora fare molto per rendere orgogliosi gli imolesi di come il patrimonio culturale della città sia accessibile e fruibile in un palazzo che ogni volta toglie il fiato per quanto è bello.
Tra qualche giorno sarà più chiaro il motivo di questa mia visita e della consultazione di alcune annate di un giornale locale che si chiamava “Il Momento”, settimanale edito dalla federazione bolognese del PCI e che aveva una pagina dedicata alla cronaca e alla vita politica della zona di Imola. Da quell’esperienza di giornalismo e di propaganda politica ha poi tratto origine “sabato sera” che ha compiuto in questi giorni 53 anni (purtroppo dimostrandoli tutti).
Avevo necessità di immergermi nel clima della città degli anni ’50 e mi hanno colpito molte cose sfogliando quelle pagine. Ma in particolare mi piace ricordare una persona che nel 1950 era candidato nelle elezioni per il consiglio comunale.
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Non so molto di lui prima della metà degli anni ’70 quando l’ho conosciuto.
La cosa che ricordo con maggiore nitidezza è la sua voce. Un baritono naturale che faceva riecheggiava le sue parole nelle sale riunioni e si sentiva da lontano. Era una voce bellissima e che poteva anche incutere un certo timore. La realtà è che dietro quel tono deciso c’erano idee molto forti, convinzioni profonde e una totale abnegazione nel difendere le proprie idee, ma soprattutto nel difendere i diritti delle persone. Era la voce che aveva allenato in mille comizi, in tante piazze e in tante riunioni di partito e di sindacato.
Quando l’ho incontrato io era il segretario della CGIL e nella mia memoria non c’è stato segretario più autorevole, carismatico e credibile di lui.
Faceva parte di quella generazione uscita dalla guerra con molte ferite tatuale nella propria coscienza e con una forza morale e civile straordinaria. Arturo era una persona che non si è mai piegata, neppure di fronte alle prove più dure e ha sempre scelto di affrontarle a modo suo, senza mediazioni. Con vigore e con una passione che raramente ho visto in vita mia.