Ora di punta (di Tommaso Labate)

Ago 24, 17 Ora di punta (di Tommaso Labate)

Tommaso Labate

Giornalista

La nostra prima volta. A RED tv nel 2008 quando conduceva la nostra striscia quotidiana di commento della giornata politica. Interista e discreto ficcanaso. Brillante e molto veloce.

Ora di punta

New York, 2012

La foto. Ad ogni angolo della Grande Mela ci sono cose curiose. Ci vorrebbe tanto tempo per stare in strada e guardare il mondo che passa e fermarne, di tanto in tanto, qualche frammento con una macchina fotografica…

 

Ci sono le donne sole. E c’è una donna sola. <Le> donne sole, accompagnate dall’articolo determinativo, vengono raccontate – come accade agli uomini soli – come il frutto più amaro di una società in cui i rapporti umani si sono sfibrati, in cui gli amici sono quelli di Internet, in cui la maggior parte delle persone che conosci, di fatto, non li hai mai conosciuti.
Una donna sola, in realtà, è l’esatto contrario delle donne sole. L’occhiale da sole scuro, accompagnato da uno sguardo fiero, sicuro, a volte aspro, senz’altro duro, le dona un tocco di Keith Richards, l’uomo dei Rolling Stones che ha una faccia che rimanda a tutti gli aggettivi di cui sopra. Scuro, fiero, sicuro, aspro, duro.
E poi ci sono gli animali soli. E poi c’è l’animale solo. La differenza, questa volta, è tra il plurale e il singolare. Gli animali soli ci portano alla mente l’abbandono, la miseria forzata, la fame, le violenze subite. Un animale solo, invece, ci guida per mano verso l’idea di libertà.
Quando la donna sola incontra l’animale solo, il mix riesce a superare il paradosso della coppia occidentale. Il paradosso di quelle coppie di esseri umani che invece di sommarsi, uno più uno fa due, si annullano a vicenda. Uno meno uno uguale zero.
La donna sola con lo sguardo da Keith Richards e l’animale solo sono una coppia perfetta. Uno più uno fa due. Nella scelta di guardare entrambi nella stessa direzione sembra esserci la somma di due scelte individuali. Io guardo verso sinistra, sembra dire lei. Io guardo verso sinistra, sembra pensare lui. Il giudizio che danno entrambi della società che sta alla loro sinistra, che probabilmente sta riempiendo e liberando i tavoli all’aperto di un ristorante, è la somma di due giudizi individuali. Fossero una parola, sarebbero un misto di fierezza e libertà. In cui l’occhiale scuro e il guinzaglio sono l’unica concessione alla società di oggi. Gli unici orpelli a cui lei e lui cedono per dimostrare che, in fondo, popolano lo stesso mondo delle persone che guardano. In attesa di prendere il loro posto, foss’anche per qualche minuto, in un tavolino all’aperto.