La corsa (di Nello Ferrieri)
Gen 14, 15
Nello FerrieriOperatore CulturaleLa nostra prima volta. Penso fosse il 1986, alla Darsena di Ravenna, durante LatinAmerica, una triste festa nazionale dei Giovani Comunisti venuta dopo una dura sconfitta elettorale. Poi abbiamo fatto davvero tante cose insieme, ma soprattutto abbiamo parlato di tantissime altre che avremo modo di fare da qui in avanti.La corsaModesto, California. Agosto 1995La foto. Stava per finire un viaggio molto importante. Eravamo sulla strada che da San Francisca ci avrebbe riportato a Los Angeles. Questa bambina non stava ferma un attimo in un prato verde, arso dal calore, aveva questi brillantini che andavano da tutte le parti…
Chiunque ci volti le spalle ci lascia un ricordo che forse abbiamo solo immaginato. Non posso ricordare questa bambina, perché io non l’ho mai incontrata, anche se sono certo di ricordare che la madre prima di vederla uscire di casa le ha ripetuto che cosa non doveva fare e che lei puntualmente ha cercato di fare. Ma il caso ha voluto che si trovasse in un campo di fiori, Il caso ha voluto che si incamminasse senza un vero scopo, senza una vera meta, senza pensare alle cose che le aveva detto la mamma.
Sicuramente non sapeva che la foto di Claudio avrebbe sollecitato in me e, forse anche in voi, questo sentimento. Certamente non avrebbe immaginato di finire in un libro, o in una mostra, dove le immagini prendono per mano i sogni e li portano spensieratamente a passeggio per i campi.
Chissà chi sarà oggi questa bambina, quale sorte le sia toccata. Se battaglierà in qualche rivoluzione, o triste e solitaria donna del boss locale, o come forse mi pare di ricordare sta rimproverando la figlia ripetendole quello che non deve fare.
Chissà chi sarà oggi questa bambina, quale sorte le sia toccata. Se battaglierà in qualche rivoluzione, o triste e solitaria donna del boss locale, o come forse mi pare di ricordare sta rimproverando la figlia ripetendole quello che non deve fare.
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