Una suite di Bach sotto il campanile di Santa Maria in Regola
Set 14, 17
Suite per Violoncello solo di Johan Sebastian Bach eseguita da Giulia Costa, alle 21 circa, nel giardino della canonica della chiesa più antica di Imola. Una sorpresa di Robe di Cap per chi viene a visitare lo spazio di Via Emilia 207. Per l’occasione saranno esposte, tra le altre cose che vedrete, le 6 tavole, corpo centrale della mia vecchia mostra: Eclettismi. (Cap)
Il campanile di Santa Maria in Regola è davvero un posto che nella mia vita ha molti significati. Con Carlo Lucarelli, una volta, chiacchierando del campanile che non si vede dalla strada, fantasticammo sulla possibilità di scrivere di un racconto su un omicidio che avveniva in un posto vicino a tutti, ma che nessuno vede.
La prima pagina del primo numero del “sabato sera”, parliamo del 21 gennaio 1962, aveva la foto del campanile, simbolo della storia e delle radici della nostra città e quella del grattacielo: metafora del progresso, della città moderna. Entrambe le costruzioni salivano al cielo, nella retorica della sinistra di quegli anni, rappresentavano una sfida verso il futuro, il coraggio dei costruttori ad andare oltre le leggi della natura. Una sorta di “Assalto al cielo” alla romagnola.
Don Pasini mi diceva che le fondamenta del campanile scendono nella terra come la punta di una matita e che questo, con il passare dei secoli, potrebbe essere un problema per la stabilità di questo monumento meraviglioso e, alla fine, non troppo conosciuto. Anche in questo leggo una metafora: quello che presumibilmente è stato il monumento più altro della città, che lentissimamente entra nel terreno… Fortunatamente parliamo di tempi che non hanno a che fare con la nostra generazione, ma si tratta di un elemento da tenere presente quando, eventualmente, si dovrà ragionare su opere di consolidamento e di restauro.
Venerdì 15, in occasione dell’apertura dello spazio Via Emilia 207, forse per la prima volta, si potrà vedere il campanile da un punto di vista molto particolare: il “giardino nascosto” della canonica della chiesa più antica di Imola. (L’entrata è da via Emilia, qui vedete l’immagine tratta da Google Maps). Per questa opportunità ringrazio ancora Don Pier Paolo Pasini che ci ha concesso di fare entrare le persone lì dentro.
Per l’occasione, in questo luogo magnifico, la violoncellista Giulia Costa, alle 21 circa, eseguirà una suite per Violoncello solo di Johan Sebastian Bach. Giulia è un’insegnante e una bravissima interprete. (L’esibizione ha una durata di circa 20 minuti).
Proprio perché si tratta di una serata particolare e del tutto eccezionale, saranno esposte anche le 6 grandi tavole che componevano il corpo centrale della mia mostra di “immagini per pensieri”, Eclettismi.
Insomma ci sono tanti motivi per venire in Via Emilia 207. Tra l’altro le previsione del tempo che vedo sul mio telefono non sono male.
suite, suite, suite
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