Prima della Grande Bellezza (di Marco Di Maio)
Mag 25, 15
Marco Di Maio
Parlamentare
La nostra prima volta. A Trento a parlare di giornali quando non credo fosse ancora segretario del PD di Forlì. Mi è sembrato molto sveglio e pratico. Non è male che personaggi come lui siano stati eletti in Parlamento.
Prima della Grande Bellezza
Roma, 2012. iPhone.
La foto. All’inizio le auto di lusso utilizzate per serate brade in giro per i luoghi più belli della capitale mi sembrava una “pecionata” (come si dice qui)… con l’andare del tempo tutto mi è sembrato più normale. Ma sempre di dubbio gusto…
Ci sono due versioni di Roma che colpiscono più di tutto il resto una persona che comincia a viverci e lavorarci quotidianamente: quella stereotipata e fissata nell’immaginario collettivo, e quella reale. Due facce della stessa città che questa foto ben rappresenta. Da un lato il fascino e la seduzione dei grandi monumenti, della vita notturna, dell’eternità della sua storia, dei suoi palazzi, dei suoi luoghi più suggestivi; dall’altro l’effimera immagine di una città che non riesce più ad essere all’altezza della sua storia, che cerca di adeguarsi ai tempi in modo pacchiano, con l’ostentazione di un’opulenza che non c’è (o non c’è più), nel vano tentativo di nascondere la decadenza che ormai è nei fatti ed evidente anche agli sguardi meno attenti. Tuttavia è proprio ciò che sta sullo sfondo di quella limousine che ci dà lo stimolo, lo slancio e la speranza di un riscatto: gli archi del Colosseo, che stanno lì a simboleggiare il patrimonio infinito di questa Italia inconsapevole di se stessa, di ciò che è stata e di ciò che può essere. Se è vero quel che ebbe a dire Fedor Dostojevskij, e cioè che “la bellezza salverà il mondo”, allora Roma e l’Italia ce la possono fare. E la sensazione che si vive stando qui è che ci vuole solo un po’ di amor proprio e tanta volontà per sconfiggere la decadenza e meritarci un futuro rigoglioso.
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