Il cugino di Peppino (Paolo Tacconi e Luisanna Benfatto)
Paolo Tacconi e Luisanna Benfatto
Giornalisti (ma non solo)
La nostra prima volta. Paolo lavorava a Matrix: quindi l’ho conosciuto nel 1999. Era mite e preciso, tranquillo e preparato. Uno affidabile e sensibile.
Il cugino di Peppino
Valle della Bucovina. Romania. 1989
La foto. In mezzo al nulla in un passo di colline dolci con una luce che cambiava ogni tre minuti e la pioggia incombeva. Anni dopo mi sembrava somigliasse a Peppino, il volto dell’anziano che incarnava la campagna “Il bello di Internet” per promuovere Virgilio, il motore di ricerca italiano.
Eppure dietro la rivoluzione tecnologica – quella di 20 anni fa, quella di oggi, quella finale – ci sono uomini e donne. Utenti. A un certo punto il più importante, il più grande, il più bel sito italiano Virgilio.it decise di farsi rappresentare da una foto molto simile a questa. Il bello di Internet, lo slogan. Peppino un vecchio, che ha visto la vita, l’immagine.
L’uomo della foto esiste, e non è più un simbolo, una figura retorica, è diventato l’utente, dicendo due cose, quindi. Primo, che in Internet c’è bello e brutto. Secondo, che è bello ciò che piace. Quindi che tutto è bello e tutto e brutto, lui lo decide. Il Peppino di oggi ha il 31% di probabilità di avere uno smartphone. Si farà un selfie coi nipotini poiché il legame tra generazioni, baby boomers e millennials, sarà anche detto e fatto di tag, like, share.
Tra 20 anni conterà solo chi Internet lo fa. Per gli altri, basterà uno smartphone. Una vita in un tap.
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